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Baobab: sgomberare è accanimento, serve presa in carico

  • Immagine del redattore: Radicali Roma
    Radicali Roma
  • 20 nov 2018
  • Tempo di lettura: 1 min

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Stamattina a Piazzale Spadolini è stato sgomberato l’accampamento spontaneo delle circa 50 persone che lì avevano trovato riparo dopo la chiusura del presidio di piazzale Tiburtina. Persone che erano per strada perché non avevano ancora avuto la possibilità di essere inserite nel sistema di accoglienza del Comune di Roma e in quello dei CAS gestito dalla Prefettura. Almeno 40 di queste persone –  censite dalla rete legale composta da A buon Diritto onlus, Baobab Experience, Consiglio Italiano per i Rifugiati, Radicali Roma – in base alla loro posizione giuridica hanno diritto a essere accolte.

Inoltre, lo sgombero di oggi è avvenuto senza la presenza della SOS del Comune di Roma, che invece nelle scorse settimane ha collaborato con i volontari e con gli operatori della rete legale per individuare e attivare da subito le soluzioni di accoglienza disponibili.

“Siamo molto preoccupati. Queste persone non possono dissolversi nel nulla a colpi di ruspe. L’unico modo per non averle più per strada è farle finalmente accedere al circuito di accoglienza, assicurando loro la sistemazione a cui hanno diritto. A questo stavamo lavorando, incontrando le singole persone e valutando la loro posizione giuridica con l’obiettivo di condividere con l’assessorato e gli operatori della Sala operativa sociale questo lavoro preliminare, ma siamo stati ancora una volta interrotti da uno sgombero che finirà per aggravare ulteriormente le condizioni di vita di queste persone e avrà conseguenze su tutto il territorio cittadino in termini di aumento di marginalità ed esclusione sociale” dichiarano gli operatori della rete legale. RO-BATTERY batteriesromania.com .

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