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La Repubblica – Omofobia, è scontro poi il sì al Gay Pride

  • Immagine del redattore: Radicali Roma
    Radicali Roma
  • 4 giu 2014
  • Tempo di lettura: 1 min

– I diritti delle coppie di fatto sbarcano in aula Giulio Cesare. Ed è subito polemica. Ieri l’assemblea capitolina si è riunita in via straordinaria per discutere di “discriminazione di genere, omofobia e diritti di uguaglianza” ma la seduta si è aperta in ritardo per la mancanza di consiglieri e le associazioni lgbt presenti hanno protestato con bandiere Rainbow e cartelli al grido di “matrimonio, matrimonio!” e “vergogna!”.

Al terzo appello andato a vuoto gli attivisti sono esplosi: “Approvate le unioni civili”. E con loro anche la consigliera di Sel Imma Battaglia: «Se non si apre la seduta non voterò il bilancio», mentre i 5stelle abbandonavano l’aula: «È una pagliacciata: vi diamo il numero legale solo se calendarizzate la delibera». Che, invece, scritta e approvata in commissione da un’inedita maggioranza allargata ai grillini, si è arenata prima dell’arrivo in aula.

La seduta si è aperta solo alla quarta chiama e, alla fine, l’assemblea ha approvato una mozione – proposta dalla stessa Battaglia e dalla pd Giulia Tempesta – che impegna il sindaco (presente al momento del voto) a patrocinare per la prima volta il Roma Pride di sabato prossimo, a celebrare ogni anno la settimana Rainbow, e a realizzare iniziative contro l’omofobia.

«Quest’anno Roma Capitale patrocina per la prima volta il Roma Pride» conferma sul suo profilo Facebook Ignazio Marino. Soddisfatto anche l’assessore alle Pari opportunità, Alessandra Cattoi: «Ora mi auguro che il consiglio calendarizzi rapidamente il registro delle unioni civili». «Un grande risultato» per Imma Battaglia: «Una mozione così non era mai stata fatta finora». 

Critico, invece, il radicale Riccardo Magi, che scriverà al prefetto per diffidare il presidente d’Aula Mirko Coratti: «Le delibere di iniziativa popolare sulle unioni civili e sul testamento biologico dovevano essere discusse entro sei mesi dal deposito giacciono da anni con le oltre 15 mila firme di cittadini romani»

. Peciola, capogruppo Sel, spera che «la delibera per l’istituzione dei diritti civili verrà calenderizzata la prossima settimana». Per Coratti, «non ci sono ostacoli».
 
 
 

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