Roma Capitale, i nuovi poteri della città
- Radicali Roma
- 23 gen 2009
- Tempo di lettura: 3 min
Il Senato approva la legge. E il Consiglio comunale diventa “Assemblea capitolina”
Di Paolo G. Brera
SPARISCE il Consiglio comunale, trasformato in “Assemblea capitolina” con un nuovo statuto; entrano nel patrimonio le caserme dismesse e gli edifici abbandonati dallo Stato; nasce l’Apt del Campidoglio e piovono sulla città eterna nuovi poteri per evitare «il ping pong amministrativo» con Regione e Provincia. Con l’astensione del Pd dopo la lunga mediazione che ne ha modificato i contenuti, il Senato ha approvato ieri la norma che istituirà Roma Capitale: è l’articolo 22 del disegno di legge delega sul Federalismo fiscale, frutto del colpo di mano politico che l’ha sottratta a un iter autonomo. Il provvedimento passa ora alla Camera, ma l’astensione del Pd fa prevedere una rapida approvazione. «Abbiamo compiuto un passo storico – dice il sindaco Gianni Alemanno – con una riforma condivisa. Se ne discuteva da 25 anni». «Questo provvedimento – commenta il vice sindaco Mauro Cutrufo – fa giustizia della storia e del ruolo di Roma. È una pietra miliare».
Il centrosinistra ha tentato a lungo di stralciare la norma su Roma Capitale, chiedendo avesse dignità di legge autonoma recependo i lavori (interrotti) dei nove costituzionalisti nominati da Regione, Provincia e Comune. «La nuova istituzione – ha protestato in aula Francesco Rutelli – subentra come sintesi di un compromesso che ha riguardato isole, Città metropolitane e materie totalmente estranee al federalismo fiscale». Una legge pasticciata, su una materia così importante. Tuttavia Rutelli ha poi concesso il lasciapassare politico: con i passaggi «sensibilmente modificati ance grazie alla nostra battaglia», ha detto, «condividiamo buona parte dei temi di merito». La tutela dei beni artistici e storici resta infatti allo Stato, e viene abolito il comma sulla valutazione ambientale (Via). «La manovra che non è malaccio – dice alla fine Rutelli – e contiene parti positive; ma sono certo che la Camera modificherà questo compromesso tra convenienze».
Ecco le nuove funzioni amministrative: “Concorso alla valorizzazione dei beni storici, artistici, ambientali e fluviali”. «per esempio – spiega Alemanno – oggi i Fori imperiali sono divisi in due parti, una comunale e una statale, da un muro anche fisico che impedisce ai turisti di passare da una parte all’altra. Il 21 aprile, Natale di Roma, abbatteremo questo muro. Sarà un effetto diretto di questa legge». Un effetto anticipato, pero: la legge deve ancora essere discussa alla Camera, poi ci vorranno sei mesi peri il decreto attuativo, infine altri sei mesi perché il Consiglio comunale si doti del nuovo statuto: «Il completo funzionamento di Roma Capitale credo possa avvenire entro il 2010», dice lo stesso Alemanno. O il potere di abbattere il muro non ha bisogno di Roma Capitale, o il Natale di Roma sarà costretto a rinunciare al piccone.
Gli altri punti: lo “sviluppo economico e sociale “nel” settore produttivo e turistico”. «Ci consente di creare strutture di promozione turistica autonome, che oggi non abbiamo, e approvare regolamenti indipendenti dalla Regione», spiega Alemanno. Poi “sviluppo urbano e pianificazione territoriale”: «Non dovremo più fare ping pong con la Regione per i piani urbanistici – dice il sindaco – e potremo modificarli con un unico atto». Ancora, “edilizia pubblica e privata”: «Anche qui – spiega il sindaco – ci dà indipendenza dalle norme regionali nel recupero di risorse dallo Stato e nelle politiche della casa. Ho consegnato case per atti di edilizia convenzionata del 1988, ne sono rimasto scioccato». Infine, “organizzazione e funzionamento dei servizi urbani” per “trasporto pubblico e mobilità; protezione civile, in collaborazione con la presidenza del consiglio e la Regione; ulteriori funzioni conferite dallo Stato e dalla Regione”. «Diventiamo autonomi dalle leggi regionali – dice Alemanno – e possiamo creare un nostro servizio di protezione civile per evitare le difficoltà create con allagamenti e maltempo».
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