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Testamento Biologico: Il Primo Registro Comunale in Italia (2009-2010)

  • Immagine del redattore: Radicali Roma
    Radicali Roma
  • 12 lug 2011
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 28 feb

"Se non firmi t'ATtACchi!"
"Se non firmi t'ATtACchi!"

Il diritto di scegliere sul proprio fine vita è una battaglia di civiltà che ha attraversato decenni di dibattito politico e giuridico in Italia. Tra il 2009 e il 2010, l’Associazione Radicali Roma ha giocato un ruolo cruciale nella creazione del primo Registro dei Testamenti Biologici a livello comunale in Italia, permettendo ai cittadini di Roma di dichiarare anticipatamente le proprie volontà riguardo ai trattamenti sanitari da ricevere in caso di incapacità.


Questa vittoria rappresenta un passaggio fondamentale nella lotta per l’autodeterminazione e ha contribuito a creare le basi per la successiva approvazione della legge nazionale sul biotestamento nel 2017.


Cos’è il Testamento Biologico?

Il Testamento Biologico, noto anche come Dichiarazione Anticipata di Trattamento (DAT), è un documento legale in cui una persona può esprimere in anticipo le proprie preferenze sui trattamenti medici in caso di malattia terminale, stato vegetativo o altre condizioni che impediscano una comunicazione consapevole.


Si tratta di uno strumento fondamentale per garantire che le decisioni sulla propria salute siano rispettate anche quando non si è più in grado di esprimerle autonomamente.


La Campagna di Radicali Roma

Negli anni 2009-2010, l’Associazione Radicali Roma ha avviato una campagna incisiva per spingere il Comune di Roma a istituire un registro ufficiale in cui i cittadini potessero depositare le proprie volontà sul fine vita.


Obiettivi della Campagna

  1. Creazione di un Registro Comunale che garantisse la conservazione e l’accessibilità delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento.

  2. Sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza dell’autodeterminazione nelle scelte sanitarie.

  3. Pressione politica sulle istituzioni locali per superare le resistenze ideologiche e burocratiche.


Le Azioni Intraprese

  • Raccolta firme per sollecitare il Consiglio Comunale ad approvare l’istituzione del registro.

  • Eventi pubblici e conferenze per informare la cittadinanza e coinvolgere esperti di bioetica e diritto.

  • Dibattiti nelle istituzioni locali, con interrogazioni e pressioni su consiglieri e amministratori.

  • Mobilitazione dei media, con articoli, interviste e campagne di comunicazione volte a mantenere alta l’attenzione sul tema.


Il Risultato: La Nascita del Registro Comunale

Grazie all’impegno di Radicali Roma e al sostegno di migliaia di cittadini, nel 2010 il Comune di Roma ha istituito il primo Registro dei Testamenti Biologici in Italia. Questo strumento ha permesso ai residenti di depositare ufficialmente le proprie volontà sui trattamenti sanitari, fornendo una base legale per farle valere in caso di necessità.

Si tratta di una conquista storica, che ha anticipato di anni la normativa nazionale e ha fornito un modello per altre città italiane che hanno seguito l’esempio.


L’Impatto a Livello Nazionale

L’istituzione del Registro Comunale di Roma ha avuto un impatto significativo nel dibattito politico italiano. Ha dimostrato che era possibile regolamentare il testamento biologico a livello locale e ha contribuito a spingere il Parlamento verso l’approvazione della legge nazionale sul biotestamento nel 2017 (Legge 219/2017), che ha finalmente sancito il diritto dei cittadini a rifiutare trattamenti sanitari attraverso dichiarazioni anticipate di trattamento.


Conclusione: Una Battaglia Ancora Attuale

La vittoria di Radicali Roma con il Registro dei Testamenti Biologici è stata una pietra miliare nella difesa dei diritti civili in Italia. Tuttavia, la battaglia per il rispetto delle volontà individuali sul fine vita non è ancora completamente vinta.

Permangono ostacoli burocratici, opposizioni ideologiche e difficoltà nell’applicazione delle DAT, rendendo necessario un impegno continuo per garantire che ogni cittadino possa esercitare pienamente il proprio diritto all’autodeterminazione.

Radicali Roma continua a essere in prima linea in questa battaglia, perché la libertà di scelta non è un privilegio, ma un diritto.


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