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CASE, RIFIUTI E CLANDESTINI NON CHIAMIAMOLI MIRACOLI MA SICURAMENTE SONO SUCCESSI

  • Immagine del redattore: Radicali Roma
    Radicali Roma
  • 17 set 2009
  • Tempo di lettura: 3 min
CASE, RIFIUTI E CLANDESTINI NON CHIAMIAMOLI MIRACOLI MA SICURAMENTE SONOSUCCESSIda Il Foglio del 16 settembre 2009, pag. 1"Sono stato nelle grotte di Stille, dove domani consegnano nove casette...e mi sono chiesto se abbia senso occuparsi di grotte quando mancano itetti. Ha senso, se arrivi a capire che nulla sarà mai più come prima, edevi inventarti un futuro", ha scritto Toni Capuozzo sul Foglio del 23agosto. Poiché la bacchetta magica non esiste, ha senso partire dai fatti.Ma poiché esiste anche la buona e persino ottima capacità del fare, leprime novantaquattro abitazioni in legno che Silvio Berlusconi haconsegnato ieri ai terremotati di Onna sono qualcosa più di una buonapolitica del fare: sono una scommessa che molti volevano perdente e inveceè vinta. Quasi un miracolo. 0 come dice Guido Bertolaso a chi gli ricordache "cinque mesi fa sembrava una promessa folle": "Abbiamo dato l’anima".Entro fine settembre saranno consegnati altri 350 prefabbricati deiprogetto "Case", l’acronimo made in Bertolaso che significa "complessiantisismici sostenibili ed ecocompatibili". E per dicembre le altre "Case"e prefabbricati. Quasi seimila. Dunque si può anche polemizzare che sianostate fabbricate in Trentino e montate da uomini della provincia autonomadi Trento. 0 lamentarsi, come da lenzuolo degli abitanti di Tempera,frazione di Paganica: "Dove andremo a settembre? No alla deportazione". 0accusare la "ricostruzione che procede a macchia di leopardo",dimenticando però la vastità del sisma e un centro storico distrutto al 60per cento di una città d’arte. O infine cavillare come la presidente dellaprovincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, che "questa case non eranopreviste, sono state individuate dopo una mobilitazione dei cittadini diOnna, non è merito del governo". Ma intanto è un dato che, sotto lasupervisione della Protezione civile e il lavoro di programmazione delgoverno, le prime case ci sono. E "il 21 settembre le scuole apriranno",come ha detto Berlusconi. Ed "entro la fine del mese saranno smontatetutte le tendopoli (undicimila persone, ndr) e gli sfollati sarannosistemati". Case in legno o antisismiche per 25-30 mila persone, spiegaBertolaso: "Non baracche, non container, non roulotte: sono vere e propriecase". Non sono miracoli, ma assomigliano. E non sono nemmeno gli unici diquesti mesi a testimoniare che la "cultura del fare", tanto cara alpremier, in certi casi è pura funzionalità. Ci sono stati anche i rifiutiin Campania. Lo stato di emergenza, secondo quanto disposto dalla legge123/08, terminerà il 31 dicembre. Ma già a fine luglio Bertolaso potevadire: "Per noi l’emergenza rifiuti è finita. Il nostro problema era ditrovare le discariche, avviare il termovalorizzatore di Acerra e laraccolta differenziata. Oggi potenzialmente la Campania si pone meglio dialtre regioni". E spiegava, da puro tecnico: "Dato che la Campania ognianno produce due milioni e 200 mila tonnellate di rifiuti, vuol dire checi saranno due anni di autosufficienza". Più il termovalorizzatore diAcerra, che finalmente funziona. E va bene che, anche qui, AntonioBassolino, abbia rivendicato il proprio ruolo, perché "sarebbe statosemplicemente e tecnicamente impossibile costruire in otto mesi untermovalorizzatore". Ma anche qui il risultato c’è, dove prima era ilcaos. Tanto che Silvio Berlusconi è passato all’attacco di Calabria eLazio, dove la sua cultura del fare non è ancora arrivata e tra pochi mesi"potrebbe esplodere la questione dei rifiuti". Gli ultimi dati delViminale Ma la coppia Berlusconi-Bertolaso non è la sola addetta allescommesse impossibili, se qualche giorno fa il ministro dell’InternoRoberto Maroni ha potuto annunciare che "la politica dei respingimentifunziona, dal 1° maggio al 31 agosto gli sbarchi di clandestini sonodiminuiti del 90 per cento, passando da oltre 15 mila a 1.400". E che ilCie, il Centro di identificazione ed espulsione di Lampedusa, è orinai(miracolosamente?) vuoto. Un’operazione forse simbolica, ma certo hannosbagliato simbolo anche Magistratura democratica e il Movimento per lagiustizia, che hanno scelto Lampedusa per il loro convegno sui diritti deimigranti conclusosi l’altro giorno. I Cie, se non si svuotano, non sonoperò più in emergenza da sovraffollamento. Anche se nessuno lo dice. Idati del Viminale aggiornati in tempo reale al 15 settembre 2009, sonosorprendenti: Bari 193 clandestini su 196 posti, Brindisi 30 su 83,Crotone 83 su 124, Torino 76 su 90. Per un totale di 1.285 su 1.752 posti.Non significa che i problemi non esistano (Lamezia, Milano, Torino), e lostesso Maroni non li ha negati, imputandoli soprattutto all’allungarsi deitempi di trattenimento. Ma la situazione migliora. L’8 settembre iradicali Massimiliano Iervolino ed Elisabetta Zamparutti, reduci da unavisita al Cie di Ponte Galeria a Roma, hanno raccontato a Radio Radicaledi una situazione dura ma non certo emergenziale, in cui "non c’èsovraffollamento", non ci sono scioperi della fame in corso, si èverificato un solo caso di violenza e c’è "un buon rapporto degli ospiticon il direttore". Miracoli, o quasi.
 
 
 

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