Comune di Roma, Iervolino: “Approvare la delibera sul registro delle unioni civili e liberare nuove risorse per gli investimenti, queste sono le nostre priorità.”
- Radicali Roma
- 10 ott 2007
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“Sono passati più di venti giorni da quando, insieme a Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani, ho chiesto un incontro urgente al Sindaco di Roma Walter Veltroni, ma non abbiamo ricevuto ancora alcuna risposta.
Innanzitutto, come più volte dichiarato, reputo quantomeno auspicabile un nostro coinvolgimento nei processi decisionali del Comune tenuto conto che noi radicali facciamo parte della maggioranza di centro sinistra che governa la nostra città. Inoltre in questi giorni ho sentito il bisogno di chiedere un colloquio urgente al Primo Cittadino, incontro che sarebbe opportuno e necessario fissare prima del 14 ottobre, data durante la quale si terranno le primarie del Partito Democratico. I 10.263 firmatari della delibera popolare, i sostenitori delle varie associazioni che compongono il comitato promotore e soprattutto i cittadini italiani hanno diritto, in vista di quell’appuntamento, di conoscere (per deliberare!) la posizione del Sindaco sui diritti civili, soprattutto perché questo tema così cruciale nella singolare realtà italiana non ha costituito oggetto di dibattito tra i candidati alla segreteria del PD. Ricordo che il 5 giugno sono state depositate in consiglio comunale le firme per la delibera di iniziativa popolare sul Registro delle unioni civili e ad oggi il Comune non ci ha ancora fatto sapere nulla ed il Presidente del Consiglio Comunale, Mirko Coratti, non ha ancora inviato la delibera alle commissioni competenti. E’ urgente sottolineare che il Consiglio Comunale ha l’obbligo statutario di discutere e votare la nostra delibera entro e non oltre il 5 dicembre.
Un’ulteriore ragione che ci ha spinto a richiedere un incontro con Veltroni ha a che vedere con il declassamento da parte dell’agenzia di raiting Fitch dell’outlook del Comune di Roma da stabile a negativo. Una previsione di debito comunale che salirebbe nel 2011 a 7.5 miliardi di euro ed il finanziamento delle spese tramite entrate “una tantum” preoccupano non solo l’agenzia ma anche noi radicali. A parte qualche comunicato dell’opposizione e della maggioranza non si è aperto un vero confronto sulla necessità ed i modi di liberare nuove risorse da investire sui trasporti e sulle infrastrutture di cui tanto la nostra città sente il bisogno. Riteniamo importante che tutto ciò vada fatto senza ricorrere ad emissione di nuovo debito, ma attraverso una riduzione sostanziale della spesa corrente e la vendita di quelle società che ogni anno portano via parecchi milioni di euro dalle casse del Comune. Tenendo conto che i trasferimenti da parte dello Stato e della Regione Lazio ormai da anni diminuiscono in maniera sempre più consistente e visto che le entrate per compensare il minor gettito erariale vengono dal recupero dell’ICI non pagata e dalle alienazioni, mi sembra importante discutere su come accelerare la fase degli investimenti senza ricorrere a nuovo debito ma razionalizzando le spese. Timidi passi sono stati fatti in questi anni sia sul versante della spesa corrente sia sulle società partecipate, ma come radicali chiediamo che venga fatto molto di più.
Se Veltroni non ci volesse ricevere per rispondere alle nostre domande e per capire cosa i radicali propongono per il governo delle città, come Associazione Radicali Roma siamo pronti a raccogliere le firme su un pacchetto di interrogazioni popolari sui temi dell’economia, della trasparenza e della spesa comunale. “
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