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COMUNICATO STAMPA DI DEMETRIO BACARO SEGRETARIO DELL'ASSOCIAZIONE RADICALI ROMA

  • Immagine del redattore: Radicali Roma
    Radicali Roma
  • 15 apr 2009
  • Tempo di lettura: 2 min

Dichiarazione di Demetrio Bacaro Segretario di Radicali Roma: “CONSIGLIO COMUNALE: ULTIMA CHIAMATA PER IL RISPETTO DELLA LEGALITA’”

Domani 16 aprile è convocato il Consiglio Comunale, che come apprendiamo sarà l’ultimo prima del 24 aprile, termine ultimo per il rispetto dei termini statutari, che prevedono entro 6 mesi dal deposito la discussione in Aula delle proposte di delibera popolari. Mentre ci si riempie la bocca di trasparenza, democrazia e rispetto delle regole, tanto da fare sulla legalità persino intere campagne elettorali, il Presidente del Consiglio Comunale (e tutta la Conferenza dei Capigruppo) si appresta a compiere l’ennesimo strappo, dimostrando la consueta indifferenza alle istanze vere della città, che in forza di 7500 firme raccolte chiede semplicemente l’istituzione di un’Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei Nominati nel Comune di Roma. Non abbiamo modo di conoscere l’OdG del Consiglio dal sito www.comune.roma.it (ah la trasparenza..) ma da fonti sicure apprendiamo che nell’ordine dei lavori non figurerebbe la discussione della nostra proposta; né ci saranno future convocazioni del Consiglio nei prossimi 10 giorni. Giovedì nella consueta riunione della Conferenza dei Capigruppo prima del Consiglio mi auguro ci sia un sussulto di dignità da parte dei componenti quel consesso e che soprattutto il Presidente Pomarici voglia consentire al Sindaco Alemanno, firmatario della proposta, di poter vedere rispettata il suo diritto alla discussione su una proposta da lui sottoscritta. Non sarebbe degno di Paese civile questo inaudito conflitto fra i cittadini, con il Sindaco fra loro, che chiedono il rispetto di un diritto e l’istituzione del Palazzo che si ostina a perseguire la strada di un diniego, che assume il sapore di un contrasto politico interno. Noi di Radicali Roma saremo ovviamente presenti domani, sfidando anche le ultime fantasiose disposizioni del Presidente Pomarici che nelle ultime 3 – 4 occasioni ha regolato in modo arbitrario le presenze in Aula. Con 2 avvertenze: se il divieto all’ingresso continuasse intraprenderemo ogni strada anche legale per il rispetto delle prerogative dei cittadini; se entro giovedì non sarà messo all’ordine dei lavori la nostra proposta di delibera l’Associazione intraprenderà uno sciopero della fame di protesta e di proposta, articolandolo nei modi che decideremo di stabilire. 

 
 
 

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