top of page

Il pm per cui Roma trema

  • Immagine del redattore: Radicali Roma
    Radicali Roma
  • 17 dic 2008
  • Tempo di lettura: 2 min

Di Franco Bechis

Se la riforma può attendere­, la giustizia va avanti. E mentre il palazzo sta per prendersi le sue vacanze rimettendo nel cassetto la bozza da mesi preparata dal giovane ministro della giusti­zia, Angelino Alfano, il Csm nella prima riunione utile ratificherà una girandola di poltrone già decisa all’una­nimità nella commissione di merito che è destinata a fare tremare la capitale. A Roma arriveranno infatti con i gal­loni di procuratore aggiunto due pubblici ministeri assai noti alle cronache nazionali e internazionali, come Raffa­ele Guariniello, autore di cla­morose inchieste (dal doping in casa Juve al caso Thyssen group), e Roberto Scarpinato, pm antimafia per eccellenza, che guidò l’accusa nel proces­so a Giulio Andreotti…

Guariniello viene da Torino, dove diventò famo­so negli anni Settanta con l’inchiesta sulle schedature Fiat: fu lui a mettere la fir­ma sulla clamorosa perqui­sizione dell’ufficio personale dell’avvocato Gianni Agnelli. Di processo in processo il suo nome è finito in prima pagina, più per l’ogget­to delle sue in­chieste che per la disponibili­tà (scarsa) al colloquio con i giornalisti. Ogni suo atto si è trasforma­to magicamen­te in una maxinchiesta, da quella sui farmaci, a quella sull’amianto, dal doping in casa Juventus con il celebre interrogato­rio ad Alessandro Del Pie­ro, al latte avvelenato, ala sla nel mondo sportivo, alle morti sul lavoro fino all’ul­timo drammatico caso della Thyssen group. Scarpinato è un mastino a combattere la criminalità economica, ma è difficile non ricordare le mille polemiche suscitate dalla trama di accusa ad An­dreotti, con quel leggendario bacio che il senatore a vita­ secondo il pm aveva dato a Totò Riina. Due magistrati così fra i quattro vice della procura di Roma (un terzo sarà interno, Pietro Saviotti, uno dei migliori magistrati dell’antiterrorismo, mentre il quarto è ancora da decide­re) stanno già facendo tremare la capitale, il suo palazzo e anche i pa­lazzi contigui. Inutile ricor­dare quale sia la competenza territoriale del­la procura di Roma, e quali grandi gruppi industriali pub­blici e privati finiranno sotto la vigilanza di un magistrato come Guari­niello (dal’Eni, all’Enel, da Fin­meccanica alla Rai, dalle Poste a tutte le agenzie pub­bliche) che da tempo è idolo di sindacati e associazioni a difesa di cittadini e consu­matori. Roma si prepara alla scossa in procura mentre il palazzo sta già vacillando, con un partito (il Pd) colpito già ai fianchi da numerose procure. Va a finire che la ri­forma la fanno come sempre i pm…

 
 
 

Commentaires


bottom of page