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Pillola del giorno dopo. Sabatinelli e Gerardi (RadicaliRoma): il ministro Storace si appella al rispetto delle leggi vigenti solo quando gli fa comodo

  • Immagine del redattore: Radicali Roma
    Radicali Roma
  • 21 nov 2005
  • Tempo di lettura: 2 min

  Sono ormai trascorsi due mesi da quando l’Associazione Radicaliroma ha chiesto al Ministro della Salute Francesco Storace di indagare in ordine ai fatti andati in onda durante la puntata di Matrix di mercoledì 28 settembre nel corso della quale una ragazza ha simulato di richiedere la prescrizione della c.d. “pillola del giorno dopo” nei pronto soccorso dei vari ospedali romani ricevendo per tutta risposta un netto rifiuto – causa “obiezione di coscienza” – da parte del personale medico sanitario interpellato.

Nonostante il filmato-shock, nella sua lettera del 16 novembre u.s. che riportiamo in calce al presente comunicato – il Ministro della Salute sostiene che nel caso di specie l’operato dei medici romani – anche sulla base di quanto dichiarato dal Comitato Nazionale di Bioetica nella nota del 27 maggio 2004 – “non sia censurabile”.

Il Ministro non ce ne voglia, ma a questo punto sulla legittimità o meno del comportamento omissivo del personale medico-sanitario della capitale ci sembra più opportuno fare affidamento sul parere della magistratura romana che su questa vicenda – su nostro esposto del 3 ottobre – ha già provveduto ad aprire un procedimento giudiziario.

In attesa delle decisioni della magistratura inquirente, dunque, non ci resta che sottolineare due passaggi – a nostro giudizio abbastanza significativi – della risposta del Ministro.

Nel primo si legge quanto segue: “”.

Ma è proprio questo il punto: il medico che si rifiuta di rilasciare apposita prescrizione ai fini dell’assunzione di un “farmaco d’urgenza”, esponendo così la donna al rischio di dover affrontare il dramma di una gravidanza indesiderata ed eventualmente poi quello di un aborto chirurgico, cos’altro fa se non mettere la paziente di fronte al rischio di “un nocumento grave ed immediato” per la sua salute psico-fisica?

D’altronde, nell’altro importante passaggio della missiva è proprio lo stesso Ministro Storace a riconoscere che “”.

Il che è ineccepibile, ma una volta ribadito l’ovvio a noi interessa sapere cosa il Ministro della Salute intenda fare in concreto perché negli ospedali della capitale venga di fatto garantita a tutti cittadini la possibilità di ottenere il rilascio di apposita ricetta medica necessaria all’assunzione della c.d. “pillola del giorno dopo” entro termini ragionevoli.

Si sta parlando – è bene ricordarlo – di un farmaco d’urgenza che agisce con effetti “contraccettivi” e la cui commercializzazione è stata autorizzata con il D.M. del 26 settembre 2000 n. 510.

Su questo secondo aspetto del problema sollevato dall’Associazione RadicaliRoma, la risposta del Ministro è purtroppo alquanto reticente.

Una cosa è certa, appellarsi al rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti a corrente alternata e a seconda delle convenienze del momento, non è certo un bello spettacolo, soprattutto se a farlo è un Ministro della Repubblica.

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LETTERA DEL MINISTRO DELLA SALUTE FRANCESCO STORACE INDIRIZZATA AL TESORIERE DELL’ASSOCIAZIONE RADICALIROMA, MASSIMILIANO IERVOLINO














 
 
 

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