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Una cabina di regia per tutelare i più vulnerabili

  • Immagine del redattore: Radicali Roma
    Radicali Roma
  • 31 mar 2020
  • Tempo di lettura: 3 min


Gli interventi volti a contenere la diffusione del virus, a partire dalle misure di prevenzione sanitaria e di “distanziamento sociale”, non possono a tutt’oggi essere adottate e rispettate dalle migliaia di persone senza fissa dimora che vivono a Roma. 












    1. mappatura delle azioni messe in campo da istituzioni e terzo settore a livello 

    Chiediamo quindi a Roma Capitale e all’Assessorato alle politiche sociali, di costituire una cabina di regia operativa che possa mappare e coordinare, anche con il supporto della Protezione Civile e della Prefettura, i servizi dei municipi e degli enti del terzo settore





        1. Ripresa dell’inserimento nel sistema di accoglienza di richiedenti asilo, titolari di protezione e stranieri con permesso di soggiorno

        Chi ne ha diritto deve trovare accoglienza presso le strutture dedicate. Per esempio, i richiedenti asilo nei CAS, i titolari di protezione internazionale presso i centri SIPROIMI, i cittadini e le cittadine, italiani o stranieri in possesso di permesso di 

              1. Ampliamento della capienza dei circuiti già esistenti ricorrendo alla requisizione di strutture alberghiere o altri immobili

              Occorre poi intervenire sulla mancanza di posti in accoglienza per persone senza fissa dimora che non rientrano nelle categorie sopra citate. Il decreto legge 18/2020 conferisce ai Prefetti, su proposta del Dipartimento della protezione civile, il potere di requisire strutture alberghiere o altri immobili con le stesse caratteristiche, per consentire la sorveglianza sanitaria, l’isolamento fiduciario o la permanenza domiciliare a tutte quelle persone che non hanno la disponibilità di un luogo idoneo. Tale misura – previa verifica preliminare delle condizioni di sicurezza e dell’idoneita a consentire il rispetto delle misure di prevenzione sanitaria previste dal Ministero della Salute, da effettuarsi con il supporto di ASL e Protezione civile – potrebbe rappresentare un’opportunità per l’amministrazione comunale, in quanto consentirebbe di intervenire in maniera incisiva a tutela delle persone più fragili, generando comunque un guadagno per i proprietari delle strutture indicate che, altrimenti, in questo periodo non potrebbero esercitare le loro attivita. Oltre ad assicurare accoglienza a chi è senza dimora, una parte di questi posti potrebbero essere destinati al decorso del periodo di isolamento, normalmente calcolato in 14 giorni, prima di qualsivoglia trasferimento nei centri di accoglienza del circuito ordinario e di quello cittadino già esistenti, evitando di mettere a rischio la tenuta sanitaria delle strutture inserendo in accoglienza persone senza un previo e accurato screening sanitario. Andrebbe garantita in queste strutture la presenza di operatori in grado di informare e seguire gli ospiti e individuare gli interventi necessari a livello sanitario, legale e sociale o l’attivazione di servizi specifici (per esempio servizi antitratta e antiviolenza).

                      1. Tutela delle persone rimaste senza accoglienza (informazioni sanitarie, distribuzione presidi sanitari, pasti e medicinali)

                      Uguale se non maggiore attenzione meritano, ovviamente, tutte quelle persone che a causa dell’assenza di posti per tutti, resteranno fuori dall’accoglienza. Pertanto, dovranno essere programmate e assicurate, in collaborazione con il terzo settore, attività di informativa sul virus e sulle misure adottate per la prevenzione, di 




                      A Buon Diritto Onlus, Acat italia, Actionaid, Adif – Associazione Diritti e Frontiere, Ali, Alterego – Fabbrica Dei Diritti, Aoi, Arci Roma, Baobab Experience, Be Free, Cooperativa Casetta Rossa, Centro Astalli, Cgil Roma e Lazio, Cinecittà Bene Comune, Cnca Lazio, Comi, Comitato promotore campagna “Io Accolgo” Roma, Consiglio Italiano per i Rifugiati Onlus, Cs Brancaleone, Csa Astra, Csoa Spartaco, Differenza Donna ONG, Focus – Casa dei Diritti Sociali, Fondazione Migrantes, Gli Occidentati, Istituzione Teresiane, K_alma, Lab!puzzle, Lasciatecientrare, Liberi Nante, Lunaria, Mani Rosse Antirazziste, Médécins du Monde – Missione Italia, Nonna Roma, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Pensare Migrante, Pro.do.c.s., Progetto Diritti, Radicali Roma, Recosol, Refugees Welcome Italia, S.Egidio, Saltamuri, Uds, Wilpf-italia.

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